Impegno Sociale

I progetti che danno valore alla nostra storia

I progetti che danno valore alla nostra storia

Abbiamo da sempre puntato a favorire lo sviluppo socio-economico e la crescita delle comunità locali e siamo sempre attenti alle esigenze specifiche dei territori in cui operiamo.

Combattere la povertà

È una vocazione la nostra, che abbiamo maturato lavorando spesso in contesti difficili, dove l’acqua, il lavoro, i servizi sanitari, l’istruzione, sono spesso un privilegio per pochi. Per questo abbiamo portato avanti interventi mirati, a sostegno delle esigenze delle popolazioni locali. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di combattere la povertà nei luoghi in cui operiamo sostenendo, dove possibile, le comunità che ci ospitano, ideando e realizzando progetti coerenti con i piani di sviluppo nazionali.

Rispetto dei diritti umani

Nei Paesi in cui operiamo abbiamo promosso, insieme ad associazioni no profit, iniziative di sviluppo, progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e per la promozione dell’alfabetizzazione, perché lo sviluppo locale rientra nelle nostre priorità, la dignità di ciascun essere umano e il benessere delle persone nelle Comunità in cui operiamo è alla base del nostro operare, fondato sul rispetto dei diritti umani. I Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di Diritti Umani e Business nonché le convenzioni internazionali sono, per noi, un riferimento fondamentale. II nostro impegno in questi termini si esprime nel documento interno Codice Etico.

Progetti concreti

Tra i progetti ricordiamo quello dell’alfabetizzazione per adulti, realizzato grazie all’instancabile lavoro e all’aiuto di Gianni Campanella, nostro collaboratore, organizzato in diverse località della Tunisia. Finanziato dalla Rotary Foundation, con il contributo dei Distretti del Rotary 2120 e 9010,  è stato sostenuto anche grazie ad una  nostra donazione. Scopo principale del progetto era la lotta al fenomeno dell’analfabetismo, presente in molte aree della Tunisia. L’organizzazione ha permesso di mettere a punto un piano di intervento scolastico e di fornire i mezzi informatici nei centri pilota d’insegnamento, creati e ubicati nei sobborghi di Tunisi e Hafsia e nelle città di Nabeul e Siliana.